Galateo degli Sposi

IL RINFRESCO

Nel rispetto della tradizione che richiede di riunire amici e parenti dopo la cerimonia per festeggiare insieme, si può optare per la soluzione del rinfresco. Da non considerare una scelta di ripiego rispetto al pranzo, ma una scelta di stile che va perciò curata sin nei minimi particolari.

IN QUESTO CASO si deve aver cura di scegliere uno spazio ampio, meglio se all’aperto, durante la stagione estiva. Un giardino è la cornice ideale, ma è bene prevedere anche la possibilità di ritirarsi al chiuso, magari in una veranda, sia in caso di pioggia che di eccessivo calore. Il rinfresco è caratterizzato dalla presenza di un buffet per servire le vivande e dall’assenza di posti assegnati. Può rappresentare un ottima occasione per rispettare l’antica tradizione del ricevimento di nozze in casa dei genitori della sposa.

GLI SPOSI e i loro genitori accoglieranno gli invitati al loro arrivo, procedendo alle presentazioni e ringraziando per le congratulazioni e gli auguri. Quest’usanza, di origine anglosassone, chiamata receiving line, potrebbe rendersi indispensabile nel caso di un ricevimento con numerosissimi invitati, dal momento che risulterebbe impossibile intrattenersi con ognuno di loro. La disposizione canonica prevede che sia la madre della sposa a ricevere per prima gli ospiti, in qualità di padrona di casa, quindi il padre della sposa, i genitori dello sposo, la cui presenza però è considerata facoltativa, e infine la neo – coppia.

IL FATTO che il pranzo sia in piedi non esime dall’utilizzare preziose tovaglie ricamate per il tavolo del buffet e per i tavolini, né piatti e posate di servizio d’argento e bicchieri di cristallo. Oltre a questi particolari, saranno gli addobbi floreali e la musica a dare un tono al ricevimento.

LA MUSICA, infatti, dal vivo o diffusa, verrà scelta dagli sposi in base ai propri gusti, classica, moderna o jazz: dovrà essere un sottofondo e non un disturbo alla conversazione.

DOVRANNO COMUNQUE essere disponibili anche tavoli e posti a sedere per chi non ami mangiare in piedi e una serie di tavolini di servizio per appoggiare piatti e bicchieri una volta utilizzati. In presenza di invitati anziani, inoltre, sarebbe cortese allestire un tavolo al quale si preveda un servizio tradizionale.

  PER QUANTO RIGUARDA i fiori non dovrà mancare un grande centro – che richiami i colori scelti dalla sposa per il bouquet e la chiesa – sul tavolo del buffet e, se molto lungo,   due composizioni più piccole alle estremità. Se il ricevimento si svolge in un parco con aiuole fiorite, sarà buona norma adeguare gli addobbi alle nuance e alle composizioni già     esistenti in modo che l’effetto finale sia del tutto armonioso. Anche sui singoli tavolini si dovranno sistemare cestini fioriti a mazzolini, da lasciare alle invitate come ricordo.

  SE tra gli ospiti saranno presenti dei bambini, sarebbe cortese organizzare per loro un intrattenimento specifico: convocare una baby sitter o un animatore può essere un modo     delicato di dimostrare quanto la loro presenza sia gradita.

  IL MENU di un rinfresco deve essere particolarmente ricco e stuzzicante: inizia con l’aperitivo e una scelta di antipasti caldi e freddi, quindi una serie di portate che si susseguono     sul tavolo del buffet. È fondamentale che ogni singola vivanda sia preparata e offerta in modo da poter essere mangiata con la sola forchetta.

  DA UN PRANZO in piedi gli sposi potranno, se lo desiderano, allontanarsi senza clamore, avendo l’obbligo affettivo di salutare solamente genitori e fratelli. La sposa potrebbe   anche non distribuire i confetti, che saranno sistemati su vassoi d’argento a disposizione degli invitati.

  RICORDIAMO CHE i confetti vanno distribuiti il giorno delle nozze, mai durante il ricevimento dato in precedenza.

  IL BANCHETTO: LE PRESENTAZIONI, I POSTI A TAVOLA, IL MENU.

All’arrivo della sposa – che non deve per nessun motivo far attendere gli ospiti - e degli invitati il salone dovrà naturalmente essere già preparato: i tavoli apparecchiati e il personale di servizio pronto per servire gli aperitivi – cocktail champagne o analcolici alla frutta, con antipasti caldi o freddi da consumare in piedi. Questo break permetterà a una persona di fiducia della sposa di controllare ancora una volta che l’apparecchiatura e l’addobbo della sala siano perfetti.

È OPPORTUNO, comunque, che la sera prima, o il mattino se la cerimonia avviene il pomeriggio, si compia un sopralluogo per verificare che siano state seguite le direttive impartite e che tutti i particolari siano stati curati a dovere.

GLI OSPITI vengono ricevuti dalla madre della sposa che riveste il ruolo di padrona di casa e naturalmente, dalla neo- coppia, dopo che la sposa si sarà liberata del velo e avrà sistemato, aiutata dalla damigella, l’acconciatura.

ALL’INGRESSO viene esposto su un leggio o su un tavolo il libro degli invitati, da conservare in seguito insieme all’album fotografico, sul quale tutti gli invitati firmeranno e scriveranno un pensiero d’auguri per gli sposi.

È NECESSARIO preparare segnaposti personalizzati per rendere semplice a tutti gli invitati il reperimento del proprio posto. I cartoncini sono scritti a mano ed è opportuno tenerne qualcuno bianco da aggiungere o sostituire all’ultimo momento in caso di dimenticanze. Oltre a ciò verrà affidato ai fratelli o ai cugini degli sposi un elenco degli invitati suddivisi per tavoli; a loro spetterà oltre al compito di accompagnare ciascuno al proprio posto, anche quello di effettuare le presentazioni tra i commensali che non si conoscessero.

E’ BENE SAPERE CHE … I sacchettini o i ciuffetti contenenti i confetti, sistemati sui tavoli come segnaposto, hanno uno scopo unicamente decorativo. In nessun caso, quindi, sostituiscono le bomboniere.

UN ULTIMO GIRO tra i tavoli per accertarsi che tutti abbiano trovato posto e che tutte le presentazioni siano state fatte verrà compiuto dalla madre della sposa, appena prima dell’inizio del pranzo.

L’ASSEGNAZIONE DEI POSTI a tavola è strettamente codificata, perlomeno per quanto riguarda le posizioni d’onore; per tutti gli altri invitati si farà ricorso al buon senso e al principio di mettere gli ospiti a proprio agio.

SE gli invitati sono numerosi si opta per una soluzione con tavolini, da sei o otto posti, si deve prevedere un tavolo d’onore, tondo o rettangolare, più grande, che ospita gli sposi, rivolti verso la sala, i genitori, i testimoni ed eventualmente i nonni. I tavolini verranno disposti di fronte al tavolo principale e assegnati agli invitati per gruppi di età e per affinità.

UNA TRADIZIONE più recente pone al centro un tavolo di giovani, con gli sposi, le damigelle e gli amici più vicini alla coppia. La madre della sposa presiederà a un altro tavolo, avendo alla sua sinistra il padre dello sposo e alla sua destra l’officiante, insieme ai testimoni e ai nonni. Ai tavoli restanti gli ospiti potranno sedersi liberamente, mentre i bambini saranno sistemati tutti insieme, controllati da un adulto.

SE GLI SPOSI preferiscono lasciare liberi gli invitati di prendere posto senza preordinare la disposizione, sarà buona norma fissare almeno tre tavoli per gli ospiti di riguardo o per quelli più anziani.

L’ADDOBBO FLOREALE della sala dipende naturalmente dalla struttura architettonica, ma tutti i tavoli, e soprattutto quello d’onore, o comunque il lato che ospita gli sposi, potranno essere decorati con composizioni che richiamino il tema floreale già scelto per la chiesa e il bouquet, oppure staccare completamente x adattarsi allo stile della location o solo per realizzare una situazione più festosa senza esagerare nella scelta delle forme e dei colori, realizzate in modo che non ostacolino la conversazione né la vista dei festeggiati. Si potranno esporre, almeno in parte, le composizioni già utilizzate per la chiesa,senza svaligiarla ma togliendo dalla chiesa le composizioni in eccesso, ma chi si incarica di trasportarli deve farlo rapidamente e con discrezione, sistemandole prima dell’arrivo degli invitati.

MOLTO FORMALE la realizzazione del menu personalizzato, a cartoncino o piegato a libro, da sistemare vicino al posto di ciascun commensale. Porterà stampato in corsivo i nomi degli sposi, data delle nozze e la lista delle vivande e dei vini; se il ricevimento si svolge in luogo storico, sulla prima facciata se ne potrà riprodurre un’immagine, sulla pagina interna di sinistra i nomi e la data e sulla pagina di destra il menu e la lista dei vini.

IL MENU di un pranzo di nozze deve riflettere l’importanza del momento, ma non esagerare né con il numero di portate né con la ricchezza dei piatti, che saranno rigorosamente serviti nella successione codificata dal galateo; queste le soluzioni canoniche per alcuni dei dubbi più frequenti: i piatti freddi di carne seguono quelli caldi, il pesce si serve prima della carne, la torta precede la frutta. È un gesto di cortesia cercare di andare incontro alle preferenze o alle necessità alimentari di alcuni invitati, e prevedere un menu apposta per i bambini.

È FONDAMENTALE che il servizio avvenga in maniera rapida, oltre che assolutamente professionale: tra una portata e l’altra non devono esserci attese interminabili, né il pranzo deve avere una durata indefinita; la sposa può chiedere al maître di concordare una scansione approssimativa dei tempi per l’intero banchetto. Si può richiedere di allestire un tavolo – buffet che permetterà agli invitati meno pazienti di alzarsi e servirsi da soli, anziché attendere il servizio al tavolo.

DURANTE IL PRANZO gli sposi, ma anche la mamma della sposa si alzeranno per avvicinarsi ai tavoli degli invitati.

UN DISCRETO accompagnamento musicale di sottofondo, magari dal vivo, può essere piacevole, a patto che il volume non sovrasti le voci dei presenti, né che il ritmo sia ossessivo: negli spazi chiusi la musica dovrà essere soft e d’atmosfera. Meglio rimandare a dopo il brindisi un’eventuale "coda" danzante al festeggiamento, ricordando che il primo ballo spetta agli sposi sulle note del loro lento preferito.

LA TORTA NUZIALE viene portata intera davanti agli sposi. Al taglio della torta è legata una serie di tradizioni da rispettare: l’inizio del primo taglio viene fatto dal neo – sposo e terminato dalla sposa che appoggia la mano su quella del marito, usando un coltello d’argento decorato da un fiocco bianco. La prima fetta spetta di diritto all’uomo, servita dalla moglie, e rappresenta al promessa di stare al fianco del marito per tutta la vita. La sposa dovrebbe offrire la torta anche ai familiari: prima la suocera, poi la madre, i due padri e infine i testimoni. Nel frattempo i camerieri avranno ritirato la torta per tagliarla e servire rapidamente tutti gli invitati.

È ANCHE il momento del brindisi, che viene formulato sotto forma di augurio alla coppia; uno spumante demi – sec o un moscato, oppure un classico champagne saranno perfetti serviti nei calici di cristallo.

L’ULTIMO DOVERE della sposa prima del commiato è la distribuzione dei confetti, che devono essere alla mandorla e rigorosamente bianchi. La sposa li offrirà ai presenti in numero dispari, aiutata dal marito. È ancora una volta l’occasione di salutare tutti gli intervenuti, ringraziandoli della presenza e del dono di nozze.

FINALMENTE gli sposi possono abbandonare la sala, senza ulteriori saluti se non quelli d’obbligo a mamma e papà, veri e acquisiti. All’esterno li attenderà la vettura che aveva già accompagnato la sposa in chiesa e quindi la coppia al ricevimento, per condurli direttamente all’aeroporto o nella nuova casa.

IL COCKTAIL E IL BALLO

Segue un matrimonio pomeridiano, l’ora canonica di svolgimento è tra le 16 e le 19, e per quell’ora il cocktail deve essere concluso, se non ci sarà la cena. È indicato per i matrimoni con molti invitati, quando si è contrari a lunghi pranzi oppure quando si sia già provveduto a una festa di nozze in anticipo e si desideri semplicemente riunire gli amici per un brindisi.

LA SALA dovrà essere addobbata con cesti fioriti che richiamino il tema floreale del matrimonio e si provvederà a un sottofondo musicale d’atmosfera, possibilmente dal vivo.

ALL’ARRIVO gli ospiti troveranno la madre della sposa per i convenevoli, mentre gli sposi potranno attendere gli invitati nel salone.

CARATTERISTICA del cocktail è quella di servire vivande che si possono mangiare senza posate e di non richiedere quindi, posti a sedere. Il personale dovrà aggirarsi tra gli ospiti con i vassoi oppure allestire un tavolo – buffet in un angolo della sala o del giardino. Per le bevande, la scelta cadrà prevalentemente su cocktail di frutta, cocktail champagne, champagne, vino e punch.

SOLO a fine serata si potrà servire un primo piatto caldo, che precederà l’arrivo della torta nuziale, il cui taglio e la distribuzione seguiranno le regole tradizionali. Per il brindisi si servirà nuovamente champagne.

GLI OSPITI potranno servirsi da soli dei confetti sistemati in vassoi d’argento sul tavolo centrale o su un tavolino con una composizione floreale vicino all’uscita.

BALLO

È NELLA TRADIZIONE festeggiare il matrimonio con una festa danzante. Si potrà scegliere tra un semplice ballo, con invito dopo il pranzo, o una cena danzante, più formale.

NEL PRIMO caso si potrà comunque organizzare una cena per pochi amici e quindi ricevere gli invitati per il ballo. Se invece si opta per il dinner party, si dovranno aprire le danze subito dopo la portata principale seguendo alcune regole fondamentali.

PADRONA DI CASA, sia che il ricevimento si svolga tra le mura domestiche, sia che si scelga la sala di un hotel o un locale pubblico, è la madre della sposa, a cui spetta al supervisione della serata, nonché di procedere alle presentazioni tra gli invitati.

LO SPAZIO per ballare dovrà essere situato di fronte al tavolo che ospita gli sposi, le composizioni floreali dovranno delimitare e sottolineare questo spazio, oltre a decorare il tavolo d’onore.

È EVIDENTE che la scelta musicale riveste la massima importanza: saranno gli sposi a scegliere il repertorio, sia si affidino a un’orchestra che a un disc – jockey, ma dovranno comunque tenere conto anche della presenza di un gruppo di ospiti generalmente eterogeneo. È un pensiero cortese, inserire nel programma anche la canzone preferita dai genitori della sposa, subito dopo il primo ballo.

LA PRIMA canzone dovrà essere quella degli sposi che balleranno da soli, al centro delle pista. Al secondo ballo lo sposo invita la madre della sposa, mentre il padre della sposa danza con la figlia; dopo tutti possono accedere alla pista da ballo.

AL TESTIMONE del marito spetta il compito di far da cavaliere alla damigella della sposa; gli sposi eviteranno di danzare sempre insieme e cercheranno invece di cambiare il maggior numero possibile di partner.

NEL CASO DELLA CENA, l’arrivo della torta interrompe le danze e la musica per qualche minuto, per compiere il rito del taglio e del brindisi. Durante la festa da ballo, a mezzanotte si potrà servire un rapido buffet che introduce la torta e lo champagne per gli auguri.

I FIORI DA SCEGLIERE

È LO SPOSO che deve scegliere, ordinare ed eventualmente consegnare il bouquet. È meglio che si rivolga allo stesso fiorista che ha curato gli addobbi floreali della chiesa, dell’auto e del ricevimento, poiché anche il bouquet deve rientrare nell’immagine armonica di tutta al cerimonia. Per la scelta può farsi consigliare da una parente stretta o da un’amica della sposa, la quale suggerirà, senza svelarlo completamente, qualche dettaglio dell’abito e dell’acconciatura.

Infatti, la forma del bouquet dipende dallo stile dell’abito:, un bouquet rotondo, compatto, di fiori piccoli potrà andar bene un po’ su tutti i tipi d’abito; per un abito lungo fino alla caviglia, un bouquet aperto e voluminoso, oppure un solo fiore stretto da nastri, per esempio una calla o una rosa vellutata; per un abito con strascico, un bouquet ricadente; per un tailleur, un bouquet a fascio. Importante anche conoscere il colore dell’abito: se solo bianco, allora si può scegliere un bouquet candido, tenendo presente che in realtà si tratta di un vero colore e facendo attenzione a non mescolare fiori bianco – gialli con fiori bianco- azzurri; se l’abito è in delicate tonalità pastello, le corolle possono essere in tinta o screziate nelle stesse sfumature, cercando di inserirne qualcuna più scura per avere un effetto più mosso.

IL BOUQUET va’ consegnato dallo sposo davanti all’altare o alla porta della chiesa, oppure recapitato a casa della sposa la mattina delle nozze dal fiorista, dal testimone dello sposo o dallo stesso sposo. In quest’ultimo caso, va consegnato a un parente, che poi provvederà a darlo alla sposa.

ALLA FINE del ricevimento la sposa regalerà il bouquet all’amica nubile più cara, che secondo la tradizione, dovrebbe sposarsi entro l’anno. Se le amiche nubili sono più d’una, allora si procederà con il classico lancio. Se, invece, la sposa desidera lasciare un ricordo a ognuna di loro, senza privilegiarne alcuna, il bouquet dovrà essere composto da tanti mazzolini che saranno equamente distribuiti. Infine, se la sposa vuole conservare il bouquet e allo stesso tempo essere fedele alla tradizione, potrà farsene confezionare uno più piccolo per il lancio.

POTREBBE essere cosa gradita donare un fiore anche agli invitati, prima dell’inizio della cerimonia. Un solo fiore, da portare all’occhiello, per gli uomini: la classica rosa bianca simbolo di fedeltà e purezza, una gardenia solo per le cerimonie di tardo pomeriggio oppure uno dei fiori che compongono il bouquet. Piccoli mazzolini simili a quello della sposa, ma dai colori in contrasto o in nuance, per le signore. Nessun fiore, invece, per le damigelle che accompagnano la sposa, per non creare situazioni goffe o imbarazzanti: per loro, va benissimo un piccolo fiore tra i capelli.

LO SPOSO come segno d’amore regalerà un’ ultimo mazzo di fiori prima di diventare un'unica famiglia, il giorno prima del matrimonio farà recapitare una o più dozzine di rose rosse a stelo lungo e una dedica su di un bigliettino a casa della sposa.


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